Giorno 343 di 365
Non c’eri tu, Diario 📘 nel periodo in cui Simo stava cercando di costruirsi un futuro lavorativo!
Vent’anni due ragazzini un lavoro poco certo per entrambi ma la voglia di costruire una famiglia!
Ci sono voluti quasi tre anni prima di aprire un ufficio proprio questi tre anni sono state allo stesso tempo gli anni in cui il piccolo Leo è entrata a far parte delle nostre vite! Ero poco più di una ragazzina diventata donna in 7/8 ore di travaglio! Non è stato facile vederlo tornare tardi dal lavoro partire presto, andare fuori per costruire rapporto con le persone e costruirsi una realtà giovane attorno che potesse poi diventare il suo ufficio! Non è stato facile nemmeno per lui perdersi parecchi momenti della crescita di Leonardo ne sono sicura ma quando una donna si immagina e di avere una famiglia propria a questa strana idea che tutto andrà perfettamente come pensava. Avrà la famiglia felice il marito a casa che le dà una mano il bambino più sorridente del mondo che non piange mai i pannolini autopulenti la casa che si riordina battendo le mani e e tanti soldi con cui acquistare ogni cosa.
Il sogno però in questo caso regge poco io l’ho vissuta così ero appena diventata mamma alle prime armi in una casa nuova che ancora non era mia non avevo un lavoro avevo completamente cambiato zona abitativa e non conosceva nessuno.
Quelli che erano amici si sono visti poco e poi più niente mentre Simone lavorava sempre di più lo vedevo sempre con persone diverse, mentre io stavo a casa con quel bambino che ogni tanto piangeva e chiedeva ogni mia con le Sim attenzione! Non so come spiegarti quello che ho provato perché non si può chiamare delusione è semplicemente accaduto tutto in modo diverso da come lo avevo pensato! Non è stato per niente facile, E tutto il positivo che c’era era solo grazie a quelle Serino minuscolo che dipendeva completamente da me!
Ora le cose vanno meglio diario sì certamente abbiamo un periodo un po’ tosto davanti annoi ma sono sicura che ce la possiamo fare però quando parte riprovo la stessa identica sensazione di allora o meglio non la riprovo ma la sento viva come se la stessi provando in questo momento! Per me è stato motivo di sofferenza anche se non so realmente spiegartene il motivo. Vogliamo chiamarla solitudine? Vogliamo chiamarla depressione? o magari senso di abbandono?
Non lo so e non ne ho la più pallida idea ma una sensazione terribile. Credo di ricordarla così bene e partirla così tanto forse perché è capitato in un mento molto delicato della vita e soprattutto per quel che ne conseguito! Avrei un davvero un sacco di cose da dirti ma Di questo poi magari te ne pare un’altra volta adesso ho il magone non ho intenzione discendere devo ancora finire di lavare i piatti e credo proprio che non riuscirò a farmi una doccia ma afro direttamente a nanna! 📘

1 Comments
Serena
Ho fatto un po’ fatica a capire per via di parecchi errori ortografici