fbpx

“Ci son cascato di nuovo” come cantava Achille Lauro nell’ultimo festival della musica italiana e ci siamo ritrovati a CAMPEGGIARE IN RIVA AL FIUME.

Zaini in spalla e sorrisi in faccia siamo partiti per l’estremo nord ligure.

Questa volta, oltre a Dani e Cristian abbiamo arruolato Dani di “Famiglia di Matti” per un totale di 4 adulti e 9 bambini, una ciurma insomma.

L’esperto del luogo questa volta è Cristian che ci dà appuntamento in un punto X sulla mappa ma che, una volta raggiunto non vediamo ne lui ne un possibile punto in cui fermarsi.

Dopo alcuni avanti ed indietro troviamo una coppia di anziani che passeggia a cui chiediamo se andando ancora avanti avremo trovato un punto dove ci fosse qualche spiaggetta.

Rispondono che no lo sanno alche proviamo a chiedere se avessero visto una panda vecchio modello in quella direzione.

Rispondono di si, a noi si alleggerisce il cuore, sarà mezz’ora che cerchiamo Cristian e i suoi 4 Nomadini.

Mentre parlano precisano però un dettaglio: la panda è verde…

Ecco, il nostro sorriso va via, “non abbiamo trovato Cristian quindi”, la sua panda è blu.

Decidiamo di proseguire comunque e alla fine, sulla sinistra incastrato in un sentierino tra gli alberi, scorgiamo il pandino, il mitico pandino.

Per fortuna gli anziani avevano un pizzico di daltonismo o una mancata memoria a breve termine e la panda che avevano visto in realtà era blu.

Sentono le nostre urla e salgono per il crepaccio i 4 di Cristian, Emanuele, Gabriele, Mattia e Cesare.

< Ma non potevate chiamarlo al cellulare?>

Si hai ragione, non sai quanto ci abbiamo provato ma il telefono non prendeva da molto tempo. Eravamo in una sorta di canyon.

Cami non sta più nella pelle, i suoi amichetti che l’altra volta l’anno tanto amata e coccolata erano li.

Dovete sapere che questo “campeggio selvaggio” altro non è che un’esperienza “da uomini”, nel senso che non so quanto le mogli avrebbero partecipato e quindi Cami è l’unica ragazza del gruppo.

Certo questo discorso non vale per Gretuzza, come sai bene.

GRETUZZA E’ UNA NOMADE INSIDE e non gli fa paura nulla, anzi, ti confesso che sia la prima che la seconda volta che abbiamo organizzato c’è davvero rimasta male a non aver potuto partecipare!

Abbiamo promesso a Mamma Nomade che ne faremo uno tutto nostro a breve, freddo o non freddo e via!

Devi sapere che questa, non è una vera e propria forzatura ma nasce come pagliativo alla piccola vacanza che ogni anno io e Dani facciamo, nata prima in moto e diventata poi in mtb che quest’anno non è potuta avvenire perchè Dani ha un progetto in cantiere molto grosso di cui però oggi non posso parlarti.

Te lo racconterò ad inizio Ottobre.

Macchine posteggiate, tende, tavolini, spesa, sgabelli e cambi vari scaricati e ci dirigiamo verso quello che sembra essere il suono di una motosega.

Si si, è quello, inconfondibile.

Io carico come un cammello, Leo pure e Cami in groppa a Gabriele andiamo verso Cristian che sta facendo legna per la lunga notte!

Per oggi mi fermo qui Nomade.

Le emozioni ed i ricordi sono bellissimi, hanno bisogno del loro spazio.

La prossima volta continuerò questa storia, c’è tanto da raccontare come puoi immaginare.

Ciao Nomade.

#STILENOMADE

2 Comments

Leave a comment

*