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Non ti devo raccontare di niente!

Diario ieri non dormivo così ho acceso la televisione e c’era “Alla ricerca delle felicità “ un film pazzesco, un attore pazzesco e un significato fuori dal comune! Quest’uomo in rovina. Perso il lavoro, persa la casa e abbandonato dalla moglie. Lui soffre e guarda avanti, rincorre la felicità con tutte le sue forze, nonostante tutto nonostante tutti per il suo bambino. Folle?! No.

È un genitore. Ed io fino a qualche tempo fa ho sempre detto vabbè ma questo è un film. Eppure oggi più che mai mi sento come quell’uomo! Io sono fortunatissima certo ma in un certo senso mi sento così. E non credo di essere la sola.

Il mondo è stato messo in ginocchio. Le persone sono state messe in ginocchio. Tantissimi hanno perso il lavoro e tanti lo perderanno. Qualcuno ha ricevuto supporto, mentre altri sono stati messi spalle al muro.

Qualche settimana fa Simo mi ha mandato un articolo di giornale che parlava di una famiglia Spagnola, distrutta dalla crisi post lock down. Una famiglia normale due bambini, un bar una casa. Una famiglia come noi. Poi parla il papà, Toni “arriva lo sfratto è da qui il nostro incubo”! Io sono rimasta scioccata e più leggevo, più mi veniva il magone. Continuava dicendo “..costretti a chiedere aiuto per la prima volta e con meno di 400€ al mese siamo arrivati a mangiare alla Caritas, grazie solo a loro non siamo finiti a rovistare nella spazzatura”.

Mi si è stretto il cuore. Ho iniziato a piangere e chiedermi perché! Perché dovesse accadere tutto questo. Il problema è che succedeva anche prima solo che adesso tutto il mondo è stato “toccato” da questa crisi, costretto a vedere quello che prima non vedevamo.

Io e Simo abbiamo potuto scegliere la chiusura del lavoro. Altri sono stati costretti senza avere alternative.

Non c’è una morale Diario, non c’è un punto al quale volevo arrivare. So solo che ogni tanto sogno Toni, sua moglie, coi loro bambini, in Spagna, che mi servono una sangria nel loro nuovo locale.

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